Il ritmo circadiano è una sorta di complesso orologio interno all’organismo che modula tutti i processi, continuamente, seguendo cicli di 24 ore. Semplificando di molto il concetto si potrebbe dire che alterna attività e riposo, sonno e veglia.
Esso viene regolato attraverso stimoli esterni come ad esempio la luce solare di giorno e il buio di notte, la differenza di temperatura ambientale nei diversi momenti della giornata, e da stimoli di natura sociale, pratiche abitudinarie come l’orario del pranzo e della cena, l’orario di inizio e fine lavoro.
Nell’era moderna si va sempre più perdendo il senso del giorno e della notte. Per esigenze di produzione prolunghiamo il nostro orario di lavoro ben oltre l’orario del tramonto, facciamo pasti irregolari in orari sempre diversi, siamo in continuo movimento e per questo non assecondiamo spesso il naturale ritmo della natura. In realtà, organizzare la nostra giornata assecondando i nostri ritmi con la naturale alternanza luce/buio influisce sul buono stato della nostra salute. Il nostro benessere vacilla, di conseguenza, quando c’è un disallineamento temporaneo tra l’ambiente esterno e il ritmo interno, quando ad esempio si verifica un ‘jet lag‘.
Naturalmente le peculiarità di ogni fascia oraria variano molto al variare dell’età, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Vediamo insieme come è meglio organizzare ogni fascia oraria seguendo il nostro orologio interno.
Il buio e il freddo comunicano al nostro corpo che è ancora l’ora del sonno, è l’orario più critico per il nostro organismo, specialmente se si tratta di lunedì mattina poichè il nostro orologio interno è settato con il risveglio spesso tardivo del weekend, creando una vera e propria sensazione ed esperienza di jet leg. Per la società è il momento di mettersi in moto ed andare a lavoro.
La nostra concentrazione è massima, la temperatura corporea aumenta progressivamente, è il momento migliore per svolgere i lavori più impegnativi.
Dopo il pranzo l’attività digestiva porta ad un graduale e fisiologico stato di sonnolenza. Più sarà abbondate il nostro pasto e più energie il processo digestivo sottrarrà al nostro organismo.
Cuore e polmoni raggiungono il massimo della loro efficienza, è il momento giusto per praticare attività fisica.
L’ideale è scegliere una cena leggera, che ci accompagni verso l’ora del sonno notturno. Vengono progressivamente allentati tutti i freni inibitori, è in quest’orario che si partoriscono le idee più creative.
La temperatura corporea inizia a scendere, è l’ora di dormire. Non facciamo rimanere il nostro organismo troppo sveglio praticando sport o usando pc, tablet e smartphone fino a tarda notte. (Leggi cosa non fare prima di addormentarsi)
È la più profonda fase di riposo. In questo momento tutto deve essere perfetto e assecondare il nostro relax, i rumori e la temperatura nella nostra stanza, il nostro materasso, il cuscino e la rete.
È ancora l’ora di dormire, la temperatura è al minimo. Con il passare delle ore il nostro corpo si prepara al risveglio, seppur molto gradualmente.